Nel ricchissimo cartellone di quest'anno Schubert si ritaglia un posto particolare? «Sì. Abbiamo già iniziato lo scorso anno al Teatro Vittoria un progetto schubertiano con Erik Battaglia al pianoforte e la regia di Davide Livermore e ci è venuta la
Omaggio dell’Unione Musicale per i 200 anni dalla nascita del compositore tedesco. L’Unione Musicale, con il soprano Valentina Valente e il pianista Erik Battaglia, dedica un appuntamento ai Lieder cantati da Mignon, l’enigmatica bimba descritta da Goethe nel «Wilhelm Meister»: versi
Il primo brano [Namo], scritto nel 1971, riprende formule di invocazione a figure del Buddhismo Mahayana, declamate dalle voci di Valentina Valente, Pilar Jurado e Daniela Uccello, in un conteso eterofonico che, tra suoni tenuti, eleganti ornamentazioni microtonali e grande
Finalmente Le Rêve de Diotime recrea un tortuoso universo onírico intensificado por la sinuosidad vocal de la soprano Valentina Valente y el subido color del Ensemble Musiques Nouvelles bajo la batuta del propio Bartholomée. (Norberto Tauste)
Le timbre aigu de Valentina Valente, notamment, est étrange et sublime, et se visse violemment dans le cœur de l’auditeur. LE MONDE DE LA MUSIQUE, n. 322 – lug/ago 2007 (Jacques Amblard)
Francoforte, autunno 1814. Il poeta sessantacinquenne incontra Marianne, terza moglie dell’attempato banchiere Willemer, neppure trentenne. Amore a prima vista per il vecchio Goethe, convinto che quella fiamma mai più dovesse riprendere ad ardere. Estate 1815: nasce quasi di getto il
Jenny and her friends were young and genuinely attractive: in this case (appropriately enough) Mediterranean beauty oozing sensuality. Jenny herself was played by Valentina Valente, the first Italian soprano to sing the role of Lulu in the original language. Her
Allen voran überzeugen Terje Stensvold als unterwürfiger Dr. Schön und Valentina Valente als fleischgewordene Männerfantasie Lulu. Besonders ihr energiegeladenes Duett zeigt die Dramatik von Macht und Liebe.
In der Titelrolle sang Valentina Valente nun in der ersten Wiederaufnahme als Gast. Kühl und fast automatenhaft zeichnete die allen Koloraturen gewachsene Italienerin Lulu als aufreizend vage Figur, die hauptsächlich das ist, was andere in ihr sehen. (Annette Becker)
Valentina Valente betonte in stimmlicher Vielfalt zwischen feinem espressivo, metallischen Nadelspitzen und flirrender Koloratur das Schillernde, Ungreifbare der Titelfigur – ein schlüssiges Rollenprofil ohne vordergründiges Femme-fatale- Gehabe. (Ellen Kohlhaas)