Si può dire che dopo il ciclo di sonate di Beethoven e la musica da camera di Mozart e di Brahms, l’iniziativa torinese di Atelier Giovani presso il Teatro Vittoria di Torino è diventata una lieta quanto consolidata occasione per ascoltare la musica classica. Quest’anno è la volta di Schubert e dei suoi celebri Lieder. […] La liederistica, com’è noto, svolge ruolo essenziale nell’opera di Schubert, anzi, come ha ricordato di recente Erik Battaglia che si occupa della programmazione: “lo spirito del Lied anima tutta la musica di Schubert, le cui particolarità strutturali sono riconducibili all’origine emozionale-verbale della sua ispirazione. E’ come una soluzione chimica in cui è impossibile dividere invenzione musicale e poetica, sono emozioni espresse in musica ma vissute tramite la poesia” (Sistema Musica). La sfida questa volta è duplice, sul piano esecutivo e teatrale, nel tentativo di reinventare un genere che rimane, in buona sostanza, tipico dell’epoca romantica ma che non smette di sedurre e conquistare, anche oggi, gli ascoltatori in numerosi concerti e nei cataloghi discografici. Oltre agli esecutori si prevede la collaborazione del regista teatrale Davide Livermore che proverà a ricreare l’atmosfera delle schubertiadi. Impresa non facile, bisogna dire, perchè sospese come sono tra l’aneddoto e il mito le cosiddette schubertiadi nessuno sa esattamente come fossero, ma di certo lo spirito al tempo stesso mentale e domestico della musica di Schubert aiuterà l’immaginazione del pubblico oltre che degli organizzatori. [http://nomosalpha.wordpress.com/]