Teatro dell’Opera di Roma, I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Petruzzelli di Bari
Jonathan Webb
Daniele Abbado
Boris Stetka
Giacomo Andrico
Valerio Alfieri
Alessandra Sini
Jenny Hill: Valentina Valente
Leokadia Begbick: Gabriella Sborgi
Fatty, Der Prokurist: Fabrice Dalis
Dreieinigkeitsmoses: Dale Duesing
Jim Mahoney: William Joiner
Jack O’Brien: Gianluca Floris
Bill: George Mosley
Joe: Lorenzo Muzzi
Tobby Higgins: Gianluca Floris
La feroce satira dell’ordine sociale presupposta dall’impianto drammaturgico e la graffiante frenesia gestuale della musica hanno gareggiato nel fare di Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny uno degli esiti più felici del sodalizio Brecht-Weill, se non il più significativo in senso assoluto.
L’esperienza del Songspiel Mahagonny venne approfondita e messa a frutto, nei due anni di gestazione intercorsi tra l’una e l’altra opera, nel consolidamento di una comune poetica che consentì di perfezionare il raffinato gioco di specchi delle corrispondenze tra il suono e la parola e nella trasformazione di un testo quale i Canti di Mahagonny, che lasciava qualche margine di incertezza sulla natura vagamente utopistica della città, nello spunto per un vero e proprio libretto che emettesse la drastica condanna dei peggiori vizi della moderna metropoli, primo tra tutti la capitalistica idolatria del denaro.