Valentina Valente

Impeccabile e avvolgente”, “fragile e imperiosa”, “tragica e poetica”. Sono alcuni degli aggettivi comparsi sulla stampa internazionale per Valentina Valente, prima interprete italiana di Lulu di Alban Berg all’Opèra Royal de Wallonie di Liegi, poi al Teatro Massimo di Palermo e all’Opera di Frankfurt in una produzione dell’English National Opera.

Comincia giovanissima lo studio del violino e, a 17 anni, del canto con il mezzosoprano Franca Mattiucci, diplomandosi al Conservatorio “N. Paganini” di Genova. Continua i suoi studi con Elio Battaglia perfezionando il suo repertorio operistico e liederistico alla Scuola Superiore Hugo Wolf di Acquasparta. Nel 2009 si laurea in Lingua e Letteratura Tedesca e Araba presso l’Università degli Studi di Torino.

Debutta sulle scene internazionali nel 1993 alla Philharmonie di Berlino in “Boris Godunov” (Xenia) di Mussorgski sotto la direzione di Claudio Abbado (incisione Sony Classical) ripetendo lo stesso ruolo in diverse produzioni al Festival di Pasqua a Salisburgo e a Tokyo.

Da allora è stata ospite dei maggiori teatri italiani e internazionali come la Berliner Philharmonie, Großes Festspielhaus a Salzburg, Staatsoper a Wien, Bunka Kaikan e NHK Hall a Tokyo, La Monnaie a Bruxelles, ORW a Liège, Oper Frankfurt, Teatro Monumental e Television RTV Madrid, Television France2 Paris, La Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Opera di Roma, Teatro Regio, Lingotto e Auditorium Rai di Torino, Petruzzelli di Bari, Massimo di Palermo, Bellini di Catania, La Fenice di Venezia, etc.

Artista poliedrica, che affronta pagine dal barocco al contemporaneo, è protagonista in opere di Monteverdi, Stradella, Gluck, Haendel, Mozart, Cimarosa, Paisiello, Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini, Offenbach, Honegger, Humperdinck, Richard Strauss, Zemlinsky, Kurt Weill, Wolf-Ferrari, Petrassi, Dallapiccola, Menotti, Nono, Corghi, Bartholomée, Reimann, Isang Yun, Ambrosini, con prime esecuzioni: tra tutte, “Lear” di Aribert Reimann, al Regio di Torino nella monumentale regia di Ronconi, “Rinaldo&C” di Haendel/AzioCorghi con gli Swingle Singers al Bellini di Catania, “Il killer di parole” di Claudio Ambrosini su soggetto di Daniel Pennac alla Fenice di Venezia (Premio Abbiati quale novità assoluta), “Akhnaten” di Philip Glass per MITO 2015.

Nel 2000, per il Tricentenario de La Monnaie di Bruxelles, Valentina canta il monodramma per voce e 19 strumenti “Le rêve de Diotime” scritto per lei dal compositore belga Pierre Bartholomée su testo di Henry Bauchau (inciso per Cypres).

Nel 2003 interpreta il difficilissimo ruolo di Antigone dell’opera in quattro atti “Oedipe sur la route” su libretto di Henry Bauchau, ruolo che Bartholomée compone per lei dopo averla vista in “Lulu”. La prima mondiale al Teatro La Monnaie di Bruxelles è ripresa in diretta televisiva per RTBF e registrata in dvd per Évidence. Il protagonista maschile, un abbagliante Josè Van Dam.

Interprete fra le più raffinate ed eclettiche, Valentina si dedica indistintamente al teatro d’opera, al repertorio sinfonico e sacro, e alla musica vocale da camera e si esibisce in concerti per il Festival di Brescia e Bergamo, l’Unione Musicale e MITO di Torino, Sagra Musicale Umbra e Festival Strauss di Perugia (esecuzione integrale dei Lieder di Richard Strauss), Pomeriggi Musicali e La Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Filarmonico di Verona, GOG di Genova, Philharmonie di Berlino, Bozar e La Monnaie di Bruxelles, RTV di Madrid, Mezquita di Cordoba, etc.

Collabora con l’Mdi ensemble: invitata da Ivan Fedele per i Pomeriggi Musicali a Milano (Teatro dal Verme), interpreta “Les mots” di Marco Momi (inciso per Stradivarius) e debutta “Pierrot Lunaire” di Schönberg con la regia di Sylvano Bussotti. Interprete ideale dei capolavori vocali della seconda scuola viennese, porta in scena “Pierrot Lunaire” in molte altre produzioni, curandone anche regia, scene e costumi (Torino, Unione Musicale, 2014; Cadaqués, Spagna 2017; Pinerolo, Accademia di Musica 2018; Ente Musicale di Nuoro 2019).

Lavora con direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Dante Anzolini, Gürer Aykal, Pierre Bartholomée, Leo Brouwer, Massimo de Bernart, Daniele Callegari, Paolo Carignani, Patrick Davin, Johannes Debus, Arthur Fagen, Marino Formenti, Mark Foster, Eric Hull, Will Humburg, Andrea Ivaldi, Peter Maag, Andrea Molino, Georges-Elie Octors, Paolo Olmi, Marcello Panni, Friedrich Pleyer, György Györivany Rath, Donato Renzetti, Stefan Anton Reck, Pascal Rophé, Roberto Solci, Yoichi Sugiyama, Arturo Tamayo, Jonathan Webb, in allestimenti scenici di Daniele Abbado, Sylvano Bussotti, Mario Martone, Francesco Micheli, Jonathan Miller, Giuliano Montaldo, Richard Jones, Elmar Ottenthal, Pier Paolo Pacini, Jean-Pierre Ponnelle, Luca Ronconi, Jèrôme Savary, Philippe Sireuil, Thomas Schulte-Michels, Andrej Tarkowskij, Micha van Hoecke, Stefano Vizioli, Herbert Wernicke.
Nel 2006 è presidente della giuria al Concorso Internazionale della Romanza da Salotto “Tirindelli” a Conegliano. Sempre nel 2006, nell’ambito del Festival Settembre Musica di Torino, dedica un recital al compositore berlinese Aribert Reimann per i suoi 70 anni con prime esecuzioni assolute in Italia.

Nel 2007 crea il sito web The Lieder Sound Archive, raccolta di registrazioni live di Lieder, Songs, Mélodies, Musica Vocale da Camera in tutte le lingue ed epoche. Nello stesso anno apre la casa editrice Analogon, dedicata prevalentemente alla saggistica e alla narrativa di argomento musicale e al teatro.

Nel 2013 cura la prima edizione italiana di “Meine Gesangskunst” di Lilli Lehmann (“Il Canto: Arte e Tecnica”, Analogon, 2013). Nel 2018 traduce dal francese il romanzo “Villa Amalia” di Pascal Quignard e nello stesso anno pubblica il saggio “Suleika. Il personaggio, le immagini, le poesie, i Lieder”.

Tiene masterclass e corsi annuali sulla Tecnica vocale e interpretazione, sul repertorio vocale da camera e operistico, in Spagna (Guadalajara) e in Italia (Accademia di Musica di Pinerolo, Summer courses in Bardonecchia, Summer courses in Neive).

Dal 2013 al 2017 cura per l’Unione Musicale di Torino, insieme al pianista Erik Battaglia, la “Schubertiade in memoria di Dietrich Fischer-Dieskau”, la prima esecuzione integrale in Italia dei Lieder di Franz Schubert (630 Lieder), partecipandovi anche in veste di interprete.

Nel 2017 è cantante ufficiale e membro della Giuria del Primo round del XII Concorso Internazionale di Direzione d’orchestra di Cadaqués, Spagna (programma: Arnold Schönberg: “Pierrot lunaire”, Chamber Ensemble of the Cadaqués Orchestra, Sala Art i Joia, Cadaqués, Spagna).

Nel 2021 Valentina fonda l’Armilla Ensemble, con la violoncellista Claudia Ravetto e la pianista Anna Barbero Beerwald, debuttando al Palazzo Ducale di Genova per la GOG e Associazione Anfossi, con un programma dedicato a Anna Achmatova e Marina Tsvetaeva.

Nel 2022 per RivoliMusica, insieme al pianista Enrico Pace, interpreta il ciclo di Lieder “Das Marienleben Op. 27” di Paul Hindemith su poesie di Rainer Maria Rilke, in una delle rare esecuzioni della prima versione del 1923.

Dal 2022 è docente di Canto presso il Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia, sede di Darfo.

Incide per Sony, Bongiovanni, Fonit Cetra, Warner-Fonit, Arts, Accademia di Santa Cecilia, Cyprès, Stradivarius, Evidence.

Premi

1991
Premio Mozart al X Concorso Internazionale di canto “Belvedere” di Vienna
1992
Primo Premio al Concorso Internazionale di canto Opera e Lied “J. Gayarre” a Pamplona (Presidente Josè Carreras)
2007
PRIZ CHOC della rivista musicale francese “Le Monde de la Musique” e JOKER da “Crescendo Magazine” per il CD “Le reve de Diotime” Monodramma per soprano e ensemble scritto per lei da Pierre Bartholomée su testo di Henry Bauchau.